Passeggiata tra miti e pesci
la nostra passeggiata inizia all'altezza del Ponte Sublicio,
nel versante lato Porta Portese, dove una comoda rampa permettere di scendere
al livello delle
banchine del Tevere.
Qui, tra passeggini e biciclette che ti sfrecciano intorno,
si può ammirare dal basso la sagoma dell'attuale PONTE SUBLICIO, costruito nel
1918 su progetto dell'architetto Marcello Piacentini, il quale porta il nome del più antico ponte romano, che
si trovava leggermente più spostato verso l'Isola Tiberina, in un punto di
guado naturale. il nome SUBLICIO deriva probabilmente dalla parola
"sublica" che, nell'antica lingua, indicava la tavola di legno. Il
ponte, infatti, era originariamente costruito con tavole di legno tenute
insieme da corde legate strettamente. Connesso
a questo luogo è il famoso mito di ORAZIO COCLITE, coraggioso guerriero romano
che, da solo, fermò l'avanzata dei nemici etruschi, bloccandoli sul ponte,
mentre i compagni tagliavano le corde per farlo crollare insieme all'esercito
nemico.
Mentre passeggiamo tranquilli sull'argine notiamo uno strano oggetto...
é quello che rimane di una macina medievale,esattamente la
parte inferiore (detta statore in quanto fissa), realizzata in un grosso blocco
di pietra. Al di sopra di questa si trovava un'altra grossa pietra che,
ruotando e facendo attrito con la parte inferiore, riduceva il grano in farina,
la quale fuoriusciva dalle scanalature che vedete realizzate nella pietra.
Questa macina, ora abbandonata ed usata come sedile dai passeggiatori stanchi,
è tutto ciò che rimane dei numerosi mulini ad acqua che lavoravano un tempo
grazie allo scorrere del fiume.
Poco più avanti, qualche
temerario pesca nel fiume ( se lo mangeranno il pesce, dopo, secondo voi?).
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